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«La settimana scorsa sono venute quattro bimbe della classe di Luisa (la figlioletta, ndr) per stare insieme un paio d'ore nel pomeriggio e già la settimana scorsa quando ho offerto loro i dolcetti crudisti non hanno toccato niente. Ieri sono tornate e una di loro aveva addirittura un pacco di questo veleno che ho sequestrato subito e gettato. In casa mia certe porcherie non entrano, se certe signore non lo capiscono possiamo anche fare a meno della presenza di estranei a casa. Le uova e il burro per fare quelle merdate non ci vengono regalate da nessun animale».
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Blitz al circolo Pitagora di Marina di Massa |
Ora, posto che definire veleno un prodotto alimentare di larghissima diffusione come i biscotti in questione mi sembra un tantinello azzardato, s'è chiesta la signora Mariella perché una settimana prima le bimbe hanno rifiutato i dolcetti crudisti (qualunque cosa significhi)? I bambini, lo si sa, essendo privi delle sovrastrutture di noi adulti, esprimono i propri pensieri in libertà, quindi è probabile che i suoi manicaretti facessero in realtà cagare e che ne abbiano parlato in casa, da qui la dotazione di merenda extra; il gesto ha mandato su tutte le furie la premurosa mammina che, sprezzante, ha gettato nel secchio della spazzatura il cibo del demonio assieme alle più elementari norme della buona educazione.
Meglio un morto in casa che un vegano alla porta.